Montessori ha lavorato per il riconoscimento dei DIRITTI dell’infanzia fino a scrivere una lettera all’UNESCO dal titolo: “Il cittadino dimenticato” in cui ricorda, negli anni ’50, che c’è ancora un cittadino senza diritti riconosciuti! Dobbiamo aspettare il 20 novembre del 1989 perchè le bambine e i bambini siano riconosciuti “portatori individuali del proprio diritti”… sulla carta!
E nelle nostre strade? E  per le vie, vicine e lontane? Sono riconosciuti e rispettati i diritti riconosciuti?
Il nostro impegno di adulti “dalla parte dei bambini e delle bambine” non si arresta!
“ci sono due forze nella vita umana: quella riguardante il periodo della formazione stessa dell’uomo (il bambino) e quella riguardante le attività sociali costruttive (l’adulto) e che sono così fortemente integrate l’una dall’altra, che trascurando l’una non si può giungere all’altra; non si considera che per arrivare ai diritti dell’adulto bisogna passare attraverso il bambino. […] Se si sono riconosciuti i diritti degli operai, bisogna riconoscere la dignità del lavoratore che produce l’uomo”(M. Montessori, Il cittadino dimenticato, in “Vita dell’infanzia”, a.I, n.1, gennaio-febbraio 1952, p.4).

La nostra scuola aderisce al Progetto “Scuola Amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”, che vede la collaborazione tra l’UNICEF Italia e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Il progetto è finalizzato ad attivare prassi educative volte a promuovere la conoscenza e l’attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Questi i lavori prodotti dai nostri bambini e dalle nostre bambine intenti a riflettere sui loro stessi diritti!