La superstite e testimone dell’Olocausto Liliana Segre ha scritto, la sua «definizione d’autore» di «indifferenza»: «L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei mi- sfatti peggiori».
La stessa parola INDIFFERENZA, scritta a grandi caratteri, Liliana Segre ha voluto che venisse apposta all’ingresso del Memoriale della Shoah di Milano, al Binario21, da cui è partita anche lei per Auschwitz il 30 gennaio del 1944, a soli 13 anni, con suo padre Alberto e altre 603 persone.
Oggi il Memoriale della Shoah, è diventato uno spazio di memoria, di dialogo…e di apertura all’altro.
Nel giorno della Memoria Liliana Segre, con questi splendidi versi tratti dalla poesia Agli Amici di Primo Levi: “Quando ognuno era ancora un sigillo Di noi ciascuno reca l’impronta Dell’amico incontrato per via
In ognuno la traccia di ognuno”
Ci invita a non essere indifferenti perché: “Quando ognuno è la traccia di ognuno, non ci può essere indifferenza”.